Monday, August 11, 2014

Sabato 29 novembre 2014 - ore 11.00

Save the date: – Sala Tarantelli CISL UDINE – via T. Ciconi 16 (nei pressi della Stazione ferroviaria) a UDINE Presentazione del libro dedicato a Susanna Damele: “Comunico, ergo sei viva” (Minerva edizioni)

Saturday, November 30, 2013

Cara Susanna, il dolore, la tristezza, l’amarezza sono infiniti e non danno tregua. Indescrivibile ciò che si prova. Te ne sei andata a soli 46 anni. Avevi sempre vinto Tu, avevi sempre sconfitto il cancro ogni volta ch’era ricomparso. Oltre 17 anni di continue lotte e vittorie. L’altro giorno in un ultimo sforzo hai accennato ad abbracciarmi, ho preso le Tue braccia, Te le ho messe al mio collo, Ti ho stretta, ma Tu mi hai detto: “non ce la faccio” e mi hai salutato. L’ultima partita l’ha vinta lui, questo brutto male. Sì un brutto male, sul quale i medici quasi sempre hanno la meglio, ma che stavolta ha vinto dopo essersi accanito contro. Non lo meritavi affatto. Mi chiedo perché e resto senza risposte, lì imbambolato, con un dolore dentro indescrivibile. Sei stata forte, come il Tuo idolo Kaka, quando, in forma smagliante, trascina la squadra alla vittoria, ma lui, il male, alla fine ci ha sconfitti. Prima che Te ne andassi Ti ho detto quanto infiniti sono la mia stima, la mia ammirazione, il mio amore nei Tuoi confronti. Sei stata una persona incredibilmente importante per me. Mi hai insegnato tanto: la passione, come quella che Tu hai avuto per i gatti riuscendo persino a trovare giusta collocazione a una gattina strabica che nessuno voleva in una famiglia di un non vedente e lo hai fatto dal letto d’ospedale mentre soffrivi per i dolori. Mi hai insegnato la dolcezza, come quella che hai espresso per i Tuoi tre nipoti e il figlio che hai avuto solo in affido, la comprensione, come quella che hai costantemente tenuto per me e la mamma, l’affetto per gli altri, come quando Ti sei impegnata in prima linea alla presidenza dell’ANDOS di Pordenone, ma sono molti altri gli insegnamenti che ho dentro, frutto esclusivamente dei Tuoi comportamenti: la sicurezza, la fiducia, l’impegno, il perdono, la generosità, in una parola: l’AMORE per la vita e gli altri. Non Ti sei mai lamentata anche quando i dolori erano del tutto insopportabili, non ha mai chiesto “perché proprio a me”, una dignità ammirevole che hai imparato dal papà. Oh, anche Tu alle volte avevi le Tue eh, e talvolta non è certo stato facile starti dietro, ma tutto passava con un Tuo sorriso, una Tua carezza, l’affetto che hai nel cuore per tutti, la Tua generosità d’animo come quando hai assistito il papà anche lui sconfitto dal cancro ormai 11 anni fa. Sin da piccolo, in Sardegna, a Treviso e poi a Monfalcone e Pordenone, Ti chiamavo “Ciccia” e l’ho fatto anche da grande nonostante Tu sia sempre stata magra, slanciata e bella, molto bella, come una modella. Ci ho messo qualche anno a capire che la bicicletta che mamma e papà mi dicevano me l’avresti portata tu appena saresti nata non era, come Te, dentro il pancione di mamma, ma un regalo acquistato da papà in Sardegna, la terra dove sei nata e dove due anni fa ho trascorso giornate splendide con Te. Per non parlare di quando, noi ragazzini, nella montagna friulana, mamma e papà ci misero una notte a letto anche se Tu di voler dormire non ne avevi proprio voglia malgrado fosse già tardi. Mogia mogia cominciasti a chiamare nel buio mamma alcune volte, ma la risposta fu il silenzio, poi allora chiamasti papà, e anche lì nessuna risposta, non Ti rimase che chiamare: “tetelo”. Io, tuo fratello, ero lì, non ancora addormentato, e Ti sentii bene. Fu tenero il tuo atteggiamento, indimenticabile. Risposi a bassa voce dicendoti che dovevamo dormire e tu ti rassegnasti. Sei sempre stata UNICA Ciccia. Sono stato felice d’essere al Tuo fianco in questi mesi nella preghiera e fisicamente, ci sono sempre stato e l’unica magra consolazione è che non ho alcun rimorso né rimpianti. Ti ho detto tutto quanto volevo dirti e ho fatto tutto quello che ci eravamo ripromessi di fare insieme, anche l’ultimo viaggio in Brasile. Sono certo che il papà da lassù, tra una lettura e l’altra per non vedenti (è garantito che avrà continuato anche lassù il suo impegno per il libro parlato se solo avrà incontrato qualche angelo non vedente o con appena appena qualche difficoltà alla vista), ti accoglierà a braccia aperte come ha sempre fatto in vita: eri/sei la sua cocca. Mi mancherai da morire, mi verranno meno i tuoi consigli sempre tesi alla pazienza, alla comprensione, all’accoglienza, al perdono, all’amore, ma mi terrò dentro tutto quanto mi hai insegnato cercando di metterlo in pratica, sempre. TI AMO SUSANNA con tutto me stesso, non smetterò nemmeno adesso. Ho ancora tanto bisogno di Te, sei insostituibile per me. Aiutami da lassù anche con la mamma che a 80 anni soffre come non mai per aver perso la sua adorata insostituibile bambina. Per me nulla sarà come prima, ora m’impegnerò ancor più a fondo per sostenere la ricerca sul cancro e l’assistenza ai malati di tumore. ADDIO SORELLINA. Il Tuo Tetelo Daniele

Saturday, July 06, 2013

Zico: "Di Natale merita la nazionale"

RIO DE JANEIRO – “Di Natale? Non capisco proprio perché non sia stato convocato in nazionale, pensavo di vederlo alla Confederation Cup e se fossi in Prandelli lo chiamerei per Rio 2014, è un goleador mondiale”: questo quanto affermato da Zico ricevendo, nella sua abitazione di Rio de Janeiro, il coordinatore del Comitato Friul Tomorrow 2018, Daniele Damele, al quale ha anche detto che “l’Udinese il prossimo anno farà sicuramente bene, basta qualche rinforzo e, per una volta, non rivoluzionare la squadra, così sia in Coppa Uefa sia in campionato potrà raggiungere posizioni di assoluto prestigio”. Il Galinho ha, poi, affermato, d’essere “dispiaciuto per il mancato successo, al momento, di Maicosuel che – è sempre Zico che parla – a Rio aveva evidenziato talento e classe”. Damele ha, quindi, detto all’indimenticabile campione carioca ed ex Udinese che “Pirlo, contro il Messico, ha fatto un gol alla Zico di quelli rimasti nella memoria dei tifosi friulani”, ma quest’ultimo si è schernito sostenendo che “lo ha fatto alla Pirlo, ovvero da grande campione qual è”. Damele ha consegnato a Zico la maglietta del Comitato Friul Tomorrow 2018 (realizzata da Danasport), piccolo dono che Arthur Antunes de Coimbra ha detto di gradire molto sottolineando come “Alessandro Scarbolo dell’Udinese Orsaria, Michele De Sabata della New Generation e Damele sono i friulani che maggiormente mi tengono informati sugli accadimenti dell’Udinese e del Friuli”. Nella sua “cinquegiorni” carioca, Damele, ha potuto incontrare anche il capo delegazione dell’Italia alla Confederation 2013, Carlo Tavecchio, vice-presidente della FIGC e presidente della Lega nazionale dilettanti, reduce proprio da una visita in Friuli per un sopraluogo ai lavori del nuovo stadio. E proprio di Friuli i due hanno parlato con parole di lode di Tavecchio rivolte nei confronti di Burelli, Toffoletto e Canciani, “apprezzati dirigenti federali”. Fugaci, ma pieni di significato anche gli incontri con Prandelli e Pirlo coi quali Damele ha parlato di etica nello sport. Dopo aver assistito al nuovo Maracanà a Italia – Messico (2 – 1 con gol di Pirlo e Balotelli), da ultimo Damele ha avuto un contatto telefonico con Edinho (impegnato per lavoro a Belo Horizonte) nel corso del quale Edinho stesso ha confessato a Damele di “avere ancor oggi un ottimo ricordo di Udine” con particolare riferimento ad alcune persone “come Attilio Tesser con il quale sono rimasto tuttora in contatto essendo stato un ottimo compagno di squadra, ovvero essendo una grande persona”.

Sunday, April 14, 2013

Damele: il bilancio di cinque mesi di commissariamento al Comune di San Daniele del Friuli

Quando alla fine di novembre dello scorso anno il presidente della Regione, Renzo Tondo, assieme agli assessori regionali De Anna e Riccardi, mi ha comunicato che ero stato scelto quale commissario straordinario del Comune di San Daniele del Friuli mi è subito venuto in mente mio padre che a San Daniele riposa da oltre 10 anni accanto a mia zia Tina Zardi e ad altri parenti ai quali ho voluto molto bene. Oggi, alla fine del commissariamento, dedico questi mesi a mio padre. A San Daniele ho cercato di dare il massimo impegnandomi per il bene della città. Così mi insegnò mio padre: lavora, lavora, lavora. Mi sono sempre e solo mosso nel rispetto delle leggi cercando di contribuire a rimotivare la “macchina comunale”, composta da dipendenti bravi e operosi, disponibili e desiderosi di fare al meglio e cercare di risolvere questioni amministrative con ricadute esterne per garantire un’immagine positiva di San Daniele, dopo le difficoltà, subito riferitemi, intercorse in precedenza con loro. Ho inteso premiare il sandanielese Franco Collavino, dg dell’Udinese calcio, per collegare la città alla tanto amata squadra possibile volano internazionale del Friuli e, quindi, anche del suo prosciutto presente nella dieta dei calciatori friulani. Ho accolto la richiesta dell’Arcivescovo, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, di venire in visita ai prosciuttifici. Mi ha commosso uno dei sacerdoti cittadini che, al termine di detta visita, mi ha detto: “grazie dottore per la sua costante e tenera attenzione verso noi prelati”. Per me loro sono un punto di riferimento insostituibile. Ho presentato al presidente Tondo la casa per bambini ex-Perosa di Villanova, frutto dell’impegno di tre precedenti Amministrazioni. Ho aderito alla redazione di un documento di idee per San Daniele, frutto del confronto con altre nove persone desiderose esclusivamente di proporre con amore idee per una terra che abbiamo definito “di cuore” ipotizzando proposte da sottoporre ai candidati sindaco per lo sviluppo del distretto sandanielese. È stato un atto di donazione di un progetto di speranza per il futuro. Forse l’idea che molti hanno di un commissario è quella di un funzionario grigio che si limita alla cosiddetta ordinaria amministrazione. Pur apprezzando le varie tonalità di grigio che la vita propone il colore che a me piace di più è il “bianconero” della nostra squadra del cuore. E in effetti in questi mesi ho avuto momenti bianchi di gioia quando ho visto concretizzarsi iniziative a favore della città e dei suoi abitanti, ma anche di vera tristezza (ricevendo disoccupati, persone bisognose, sottoscrivendo TSO). Cosa ho fatto: ho sbloccato tutte le opere pubbliche possibili nel rispetto del patto di stabilità, avviato il sistema di raccolta rifiuti porta a porta La stragrande maggioranza dei cittadini ha risposto benissimo. Le vie, oggi, sono più belle senza i cassonetti. Sulla nota questione degli infissi anche durante questi mesi è stata inspiegabilmente data forte eco a un singolo cittadino che disinforma e spesso diffama. Nessun atto formale è stato da me compiuto in merito anche se è stato scritto diversamente su volantini divenuti sempre più facile copia/incolla per la stampa senza alcuna preventiva verifica della fonte, ovvero se quanto riportato corrisponda al vero oppure no. A chi mi ha chiesto interventi in merito ho sempre risposto comunicando lo stato di fatto presente e quelli futuri stante le norme in essere e gli atti adottati. Sul teatro sono state attuate tutte le azioni utili a permettere alla futura Amministrazione di decidere il da farsi così come sulla variante al piano regolatore, temi sui quali giustamente un commissario si deve fermare. Le scelte devono essere dei rappresentanti dei cittadini. In questo periodo molti mi hanno fermato per le vie della città con belle parole. Ringrazio tutti. Un particolare ringraziamento va alla struttura comunale, all’ex-sindaco Iob, a Scarso, ma anche Mos, Pischiutta, Spitaleri, Toppazzini che mi hanno spesso consigliato e portato ad attuare scelte opportune. Alcuni mi hanno anche criticato, chi apertamente, chi no. A qualcuno il mio atteggiamento per il fare ha dato fastidio o lo ha addirittura giudicato inopportuno. È stato, purtroppo, anche dato spazio e seguito a falsità. Si sa la “calunnia è venticello ….”, spesso dettata da sentimenti negativi. Lascio alle spalle queste cose consapevole di aver agito mosso solo da sentimenti e volontà di fare per il meglio. Se San Daniele vuole avere un futuro radioso come merita deve accantonare queste piccolezze e pensare in grande basandosi su economia (prosciutto in primis), cultura (Guarneriana, dove ho cercato di favorire eventi e attenzioni esterne con Angelo Floramo, LeggerMente, e tanto altro) e ospedale e tutto quanto ruota attorno ad esso (per una crescita sociale). Un aspetto cui occorrerà porre attenzione, me lo si conceda, è il rapporto degli organi d’informazione e di quelli di comunicazione con San Daniele. Spesso sono lontani dalla città, dalla sua vita non sapendo interpretare correttamente cosa pensa e vuole la maggioranza dei cittadini di qualunque colore e intendimento politico o sociale. Limitarsi a enfatizzare per lo più singole persone chiassose, loro comunicati, volantini o telefonate dei soliti noti è troppo poco. Il rischio è quello di non presentare San Daniele qual è veramente: una città che s’interroga sul proprio futuro e vuole crescere per tornare a essere il cuore del Friuli. Questo è anche l’augurio che personalmente rivolgo a questa città cui tornerò spesso per visitare i miei cari e per dialogare con tanta brava e bella gente. Fuarce San Denél! Augurons! Daniele Damele

Thursday, March 28, 2013

IDEE PER SAN DANIELE DEL FRIULI

Il presente documento viene elaborato con il solo ed esclusivo fine di proporre ai candidati sindaci di San Daniele del Friuli del 21 e 22 aprile 2013 delle “idee per San Daniele”. L’obiettivo da perseguire nella guida della città dovrebbe essere quello di vivere in una realtà degna di essere vissuta al massimo livello con un sano orgoglio sandanielese e con felicità da trasmettere a ospiti e turisti. È del tutto necessario tornare a una situazione di confronto, dialogo e relazioni, ovvero d’incontro tra le persone. Certe esperienze dei sindaci Zardi, Filipuzzi e Floramo vanno riprese al pari delle positive intuizioni iniziali sorte attorno al Consorzio per il prosciutto di San Daniele del Friuli e costantemente perseguite. Agro-alimentare, lavoro, ambiente, energia, comunicazioni sono i settori vitali dell’economia su cui puntare. Accanto a ciò la cultura con la valorizzazione della Biblioteca Guarneriana e di altre attività attraverso una programmazione attuata con ampio anticipo secondo un adeguato coordinamento e una valida promozione. Un’eccellenza da valorizzare è, quindi, l’ospedale, e i suoi servizi socio-sanitari, attorno al quale realizzare un’efficienza sociale con uno specifico occhio di riguardo al volontariato. Scuola e sport, poi, per giovani e non, per unire le forze con un sano e reale spirito di fair play. Gli ingredienti per creare una qualità del contesto nel quale vivere e lavorare ci sono tutti a patto che si punti alla collaborazione, anche competitiva, ma non all’antagonismo fine a se stesso o per scopi personali di visibilità o altro. Puntare su etica e valori, su ecologia e sano gusto dell’estetica non è solo possibile, ma doveroso per chi si assume l’onere di guidare la città. Bisogna partire dalla bella realtà attuale della città per disegnare e ipotizzare scenari, ovvero la destinazione. Occorre immaginare il futuro quale scenario di riferimento sulla base di una strategia di ampio respiro (solo su questa base si potranno, quindi, proporre la revisione del Piano regolatore e altri atti). La richiesta è quella di mirare a un vantaggio competitivo per una qualità di vita in grado di attrarre investimenti. San Daniele può e deve prendere ad esempio realtà come Singapore, Colorado, Seattle, Copenaghen al di la dei diversi numeri. La finalità è quella di creare un distretto multi-tematico (prosciutto, cultura, ambiente, comunicazioni, …) in grado di assicurare e promuovere il benessere della gente. Regolarità, puntualità, responsabilità, leadership culturale sono solo alcune delle caratteristiche che il futuro sindaco deve maturare per elevare la città. Si rende indispensabile giungere in tempi ravvicinati a una naturale corrispondenza tra prosciutto e luogo. A essere promosso e commercializzato dev’essere non solo il “mitico” prodotto, ma anche il suo territorio e le esperienze che qui si vivono e propongo apertamente. A San Daniele deve regnare la felicità. Ciò significa: servizi idonei e tempestivi, qualità della vita, impianto urbanistico adeguato, sviluppo e apertura, comunicazione elevata, accoglienza (specie in ristoranti e alberghi), wellness, collaborazione con le scuole, le associazioni, le Pro Loco, i Borghi, promozione all’estero, sinergia tra turismo, cultura, arte, imprese. Un possibile ulteriore traino potrebbe giungere dall’ottimizzazione ecologica, da sicurezza e salubrità, da una certa vivacità culturale e dall’efficienza comunicativa e logistica (connettività, servizi, strutture). Il distretto multi-tematico di San Daniele potrebbe essere tra i primi focolai dell’espansione di una nuova vitalità economica e culturale che pervada il FVG di un nuovo rinascimento basato sull’Uomo e la crescita reddituale di tutte le fattispecie (di lavoro dipendente, autonomo e d'impresa). Per far ciò occorre una strategia oculata di valorizzazione e marcatura del luogo-sistema per trattenere e attirare le risorse, le visite, gli investimenti e il capitale umano. La domanda di naturalezza e salubrità delle risorse agroalimentari, la voglia di vivere in un luogo senza stress e con una cornice paesaggistica gradevole, la domanda di sicurezza e le possibilità infinite di essere collegati con il resto del mondo (e quindi non più marginalizzati), grazie alle tecnologie info-telematiche (ICT), possono trovare a San Daniele risposte certe. I quattro preziosi ingredienti per garantirle sono: 1. la qualità e la quantità delle risorse ambientali; 2. la rilevanza estetica del paesaggio naturale e del paesaggio storicamente modellato; 3. l’assetto identitario (le caratteristiche degli abitanti, del prodotto tipico, dello stile architettonico e artistico) e il micro-sistema affettivo (comunità piccole, faccia-a-faccia, ove le relazioni umane e la solidarietà devono essere dirette e genuine pena il fallimento del disegno di rilancio); 4. gli orizzonti di nuovi affari basati sulle risorse agro-alimentari, culturali e paesaggistiche e sui servizi (servizi tecnologici, socio-assistenziali e sanitari, di formazione/informazione, mobile community banking - cioè servizi bancari nuovi e flessibili, a misura delle comunità, telelavoro, e-commerce...). Il governo del Comune deve riuscire a creare un asse istituzionale collaborativo con gli altri organismi, Provincia, Regione (dalla quale sono già giunte in questi ultimi anni attenzione e considerazione), Governo centrale e, all’interno, con imprenditori, associazioni e con la cittadinanza in generale, per tendere verso una progettualità condivisa per il proprio luogo-sistema. Urge ritrovare una “bussola” (scenari e strategie) per la propria comunità. Solo dopo questo piano strategico, come accennato, potrà essere formulato il Piano regolatore, si potrà pensare al rifacimento di strade e verde pubblico, nuove infrastrutture, un sistema di trasporti da e per San Daniele e all’interno della città secondo un concetto di mobilità sostenibile. Bisogna creare le condizioni logistiche e normative, racimolare le risorse e utilizzarle per il massimo bene comune di lunga durata correggendo le distorsioni del recente passato. Il Comune ha il dovere e il potere di essere un co-protagonista della rinascita culturale ed economica di San Daniele operando con le risorse creative e imprenditoriali di buona volontà. San Daniele può diventare protagonista a livello mondiale come destinazione di visite, investimenti ed eventi sulla scena globale anche grazie alle reti che permettono di “negoziare” la propria partecipazione nel circuito economico globale, senza subirlo. Le reti sono “Yes global, but...” all’opposto dei “No Global”. Le persone devono essere in grado di scegliere di che tipo di rete far parte oppure di restare fuori da qualsiasi rete. L’importante è che sia data la possibilità di scegliere, altrimenti si perdono opportunità di reddito, occupazione e cultura. L’infrastrutturazione di base per le tecnologie info-telematiche è una questione di competitività insieme a un serio piano paesaggistico-territoriale per la godibilità del paesaggio e la fruibilità di locomozione con mezzi ciclo/pedonali, oltre che con i mezzi motorizzati, con la medesima sicurezza e facilità. Un nuovo rinascimento a San Daniele è possibile per le infinite opportunità presenti. C’è tanto da fare se si ha la forza e il coraggio di puntare a un progetto aperto facendo uscire la città e il suo territorio da un momento di difficoltà interna. È possibile aprire un cantiere in grado di seppellire liti, contrapposizioni, volantini diffamanti, distribuiti o solo annunciati, ma comunque celermente forniti alla stampa così da fornire un’immagine negativa della città. Serenità, condivisione, coesione, partecipazione possono determinare il futuro di San Daniele. L’alternativa? Declino e decadenza caratterizzati da scelte non corrette (il passato caratterizzato da blocco delle opere pubbliche, contestate aiuole spartitraffico, passaggi in tempi particolari da un sistema all’altro della raccolta rifiuti, l’incredibile situazione degli infissi, le beghe tra dirimpettai per i pass o altro è lì con tutta la sua evidenza; situazione corretta solo dagli ultimi interventi resi). Il futuro dev’essere altro e di livello, di gran lunga superiore. Pensare con amore al futuro di San Daniele è non solo possibile, ma doveroso. Auguri a tutti. Renzo Burelli Mario Cichetti Daniele Damele Carlo Dall’Ava Vladimir Dukcevich Angelo Floramo Paolo Mocchi Paolo Patui Roberto Peressutti Massimo Sigon

Mons. Mazzocato in visita a San Daniele

SAN DANIELE – “Era da tempo che desideravo venire a visitare i prosciuttifici di San Daniele del Friuli, poi ho visto che Daniele Damele è diventato commissario comunale e allora gli ho chiesto di organizzarmi una visita. Ho così potuto apprezzare un importante realtà svolta da 31 imprese che danno lavoro a molti addetti”: si è espresso così al termine della mattinata trascorsa a San Daniele del Friuli l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, che, con i sacerdoti sandanielesi, il presidente e il direttore del Consorzio del prosciutto di San Daniele, Vladimir Dukcevic e Mario Cicchetti, il presidente della Cassa di risparmio FVG, Giuseppe Morandini, l’assessore provinciale, Adriano Piuzzi, e altre persone ancora, lo ha visto protagonista di una visita dapprima in un prosciuttificio di grandi dimensioni e, poi, in un altro a conduzione familiare. L’arcivescovo si è dimostrato molto interessato a produzione e trattamenti cui sono sottoposti i prosciutti, ma a più riprese, ha voluto sottolineare “la valenza che dette imprese hanno anche in quanto garantiscono lavoro a molte persone”. Da ultimo il presule ha ringraziato Damele e tutti coloro i quali si sono adoperati così alacremente per garantirgli “ore di apprendimento”, evidenziando “il coinvolgimento lodevole di chi pensa a lavorare con passione e impegno”.

Tuesday, March 05, 2013

SAN DANIELE DEL FRIULI – “Abbiamo scelto il dottor Damele quale commissario perché aveva già ben operato in precedenza a Pontebba e Savogna”: così si è espresso il presidente della Regione, Renzo Tondo, a Villanova di San Daniele del Friuli in occasione della visita resa alla Comunità alloggio per minori "Casa ex Perosa". L’occasione è stata così utile al commissario straordinario del Comune di San Daniele, Daniele Damele, per rendere un primo bilancio della sua attività iniziatasi a fine novembre e che si concluderà con il voto di aprile. Parlando dinanzi anche al deputato Manuela Di Centa, gli assessori regionali Molinaro e Riccardi, i consiglieri regionali Agnola e Menis, l’assessore provinciale Piuzzi e un affollato pubblico che ha voluto presenziare alla visita alla comunità, Damele ha così voluto ringraziare Tondo e l’assessore De Anna per averlo scelto specificando che “a San Daniele sono da lungo tempo legato anche da affetti personali e familiari”. Il commissario ha sottolineato che “sto svolgendo quest’incarico nel pieno rispetto della legge che da tempo ha superato l’interpretazione della cosiddetta ordinaria amministrazione. Penso così a servire al meglio l’istituzione e la città senza alcuna ambizione personale”. Damele ha reso noto che “a San Daniele c’è un’eccellente macchina amministrativa comunale che potrò consegnare ai futuri amministratori in modo tale che gli stessi possano porsi alla guida ella stessa senza alcun problema. In questi tre mesi sono state sbloccate, nel rispetto del patto di stabilità, tutte le molte opere pubbliche ch’erano purtroppo precedentemente ferme, sono state sanate situazioni sensibili nel settore dell’ambiente, ma soprattutto ho dialogato con i cittadini, intervenendo laddove da loro richiesto, e “colleghi” dipendenti del Comune cercando di favorire una nuova stagione di relazioni, dialogo e confronto a tutti i livelli”.